Descrizione
Asiago Italiano: L’Eccellenza Casearia dell’Altopiano Veneto DOP
L’Asiago italiano rappresenta una delle punte di diamante dell’arte casearia veneta, un formaggio DOP (Denominazione di Origine Protetta) che racchiude secoli di tradizione dell’Altopiano dei Sette Comuni. Prodotto esclusivamente con latte vaccino intero proveniente dalle zone collinari e montane del Veneto e Trentino, questo formaggio a pasta semicotta incarna l’autenticità della montagna italiana. L’Asiago italiano si distingue per la sua versatilità gastronomica, presentandosi in due tipologie principali: Asiago Pressato (fresco) dal sapore dolce e delicato, e Asiago d’Allevo (stagionato) dal carattere più intenso e strutturato, entrambi testimoni di una sapienza casearia tramandata attraverso le generazioni.
Caratteristiche Distintive delle Due Tipologie
Asiago Pressato (Fresco)
L’Asiago Pressato presenta una crosta sottile ed elastica di colore chiaro, che racchiude una pasta bianca o leggermente paglierina, morbida e burrosa. L’occhiatura irregolare e marcata caratterizza la struttura interna, mentre il sapore dolce e delicato richiama la panna e il latte appena munto. Il peso varia da 9 a 12 kg per forma, con stagionatura minima di 20 giorni che ne preserva la freschezza e la cremosità distintiva.
Asiago d’Allevo (Stagionato)
L’Asiago Stagionato mostra una crosta liscia e regolare più consistente, che protegge una pasta compatta di colore paglierino tendente all’ambrato con l’aumentare della stagionatura. L’occhiatura sparsa di piccola-media grandezza conferisce alla pasta una struttura caratteristica. Il sapore evolve da dolce a piccante con note di nocciola e mandorle secche, intensificandosi progressivamente: Mezzano (4-6 mesi), Vecchio (10-15 mesi), Stravecchio (oltre 15 mesi).
Zona di Produzione DOP
La produzione dell’Asiago italiano DOP è rigorosamente delimitata geograficamente nelle province di Vicenza e Trento (intero territorio), e in parte delle province di Padova e Treviso. Questa zona comprende l’Altopiano di Asiago, la Valsugana, il Primiero e le zone limitrofe caratterizzate da pascoli d’alta quota, clima alpino e tradizioni zootecniche secolari che conferiscono al latte proprietà organolettiche uniche e inimitabili.
Processo di Produzione Tradizionale
La produzione dell’Asiago italiano segue metodologie consolidate che rispettano il disciplinare DOP. Il latte vaccino fresco viene riscaldato e addizionato con fermenti lattici selezionati e caglio. Dopo la coagulazione, la cagliata viene rotta e sottoposta a semicottura (temperatura di 44-48°C per il Pressato, 45-50°C per lo Stagionato). La pasta viene pressata per eliminare il siero, salata in salamoia e avviata alla stagionatura in ambienti controllati. Il processo di rivoltamento e spugnatura delle forme durante la maturazione garantisce lo sviluppo delle caratteristiche organolettiche distintive.
Valori Nutrizionali (per 100g)
Asiago Pressato (Fresco)
- Energia: 263-381 kcal
- Proteine: 17-24g (ad alto valore biologico)
- Grassi: 21-32g
- di cui saturi: 15-23g
- monoinsaturi: 6-8g
- Carboidrati: 0,5-1,3g (lattosio residuo)
- Calcio: 900-1000mg (112-125% del fabbisogno giornaliero)
- Fosforo: 650mg
- Sodio: 600-700mg
- Colesterolo: 85mg
Asiago Stagionato
- Energia: 359-392 kcal
- Proteine: 28-31g (ad alto valore biologico)
- Grassi: 25-30g
- di cui saturi: 18-21g
- Carboidrati: 0,3-0,8g
- Calcio: 1100-1200mg (137-150% del fabbisogno giornaliero)
- Sale: 2,4g
Benefici Nutrizionali
L’Asiago italiano è una fonte eccellente di proteine nobili contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, fondamentali per la crescita muscolare e il metabolismo cellulare. Il contenuto elevatissimo di calcio biodisponibile (fino a 1200mg per 100g) lo rende ideale per la salute di ossa e denti, particolarmente prezioso per bambini, adolescenti e anziani. Rico di fosforo, supporta le funzioni cognitive e il metabolismo energetico. Contiene vitamine del gruppo B (B2, B12) essenziali per il sistema nervoso, e vitamina A per la vista. La presenza di fermenti lattici benefici favorisce l’equilibrio della flora intestinale.
Utilizzi Gastronomici Tradizionali
Asiago Pressato (Fresco)
L’Asiago fresco eccelle nelle preparazioni che richiedono morbidezza e fusibilità. Protagonista di panini gourmet, toast e tramezzini, si presta magnificamente per omelette cremose e frittate. Nelle pizze al taglio dona sapore delicato senza coprire gli altri ingredienti. Perfetto per fondute e salse cremose, arricchisce risotti e primi piatti con la sua consistenza vellutata.
Asiago Stagionato
L’Asiago stagionato trova sublime espressione consumato a scaglie su carpacci, bresaola e tagliata di manzo. Tradizionalmente accompagna la polenta nelle versioni più stagionate. Eccellente da tavola con frutta fresca (pere, uva, fichi) e miele. Grattugiato arricchisce primi piatti, risotti e minestre. Nelle preparazioni cotte mantiene struttura e sapore, ideale per sformati e torte salate.
Abbinamenti Gastronomici Raffinati
Per Asiago Fresco
- Frutta: pere Williams, mele renette, uva fragola, kiwi
- Miele: acacia, millefiori, tiglio
- Verdure: zucchine grigliate, pomodorini, rucola, spinaci
- Pani: pane integrale, focaccia veneta, grissini torinesi
- Condimenti: olio EVO del Garda, aceto balsamico, erbe aromatiche
Per Asiago Stagionato
- Frutta secca: noci, nocciole, mandorle
- Confetture: mostarda di Cremona, confettura di fichi, gelatina di mele cotogne
- Verdure: cicoria, radicchio di Treviso, carciofi
- Salumi: speck dell’Alto Adige, bresaola della Valtellina, prosciutto San Daniele
Abbinamenti Enologici
L’Asiago richiede vini che ne esaltino le caratteristiche senza sovrastare:
Asiago Fresco
- Vini bianchi giovani: Soave DOC, Garganega, Prosecco di Valdobbiadene
- Vini con residuo zuccherino: Moscato d’Asti, Malvasia dei Colli Piacentini
- Bollicine: Durello dei Lessini, Franciacorta Brut
Asiago Stagionato
- Vini rossi strutturati: Amarone della Valpolicella, Barolo, Brunello di Montalcino
- Vini passiti: Recioto della Valpolicella, Vin Santo del Chianti
- Vini bianchi maturi: Chardonnay invecchiato, Sauvignon in barrique
Conservazione e Servizio
L’Asiago fresco va conservato in frigorifero a 2-4°C, avvolto in carta alimentare traspirante, e consumato entro 7-10 giorni dall’apertura. L’Asiago stagionato può essere conservato più a lungo, fino a 3-4 settimane se ben protetto. Per il servizio ottimale, estrarre dal frigorifero 45 minuti prima del consumo per permettere l’espressione completa degli aromi. Il taglio va effettuato al momento per preservare la freschezza.
Certificazioni DOP e Controlli
L’Asiago DOP è tutelato dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago che garantisce il rispetto rigoroso del disciplinare di produzione. Ogni forma riporta il marchio DOP impresso sulla crosta e numerazione progressiva per la tracciabilità. I controlli riguardano la provenienza del latte, i metodi di lavorazione, i tempi di stagionatura e le caratteristiche organolettiche finali, assicurando autenticità e qualità costante.
Varianti e Stagionature
- Asiago Pressato: stagionatura 20-60 giorni, sapore dolce e delicato
- Asiago Mezzano: stagionatura 4-6 mesi, gusto equilibrato
- Asiago Vecchio: stagionatura 10-15 mesi, sapore pronunciato
- Asiago Stravecchio: oltre 15 mesi, carattere intenso e piccante
- Asiago Prodotto della Montagna: da latte di alpeggio sopra i 600m s.l.m.
Storia e Tradizione Millenaria
Le origini dell’Asiago risalgono all’anno Mille quando i monaci benedettini dell’Abbazia di Hemma iniziarono la produzione casearia sull’Altopiano. Il nome deriva dalla città di Asiago, centro commerciale delle attività pastorali. Nel 1978 ha ottenuto il riconoscimento DOP, primo formaggio italiano a ricevere tale tutela. La tradizione vuole che l’Asiago d’Allevo originale fosse prodotto con latte di pecora, sostituito dal latte vaccino solo nel secolo scorso per ragioni economiche.
Territorio e Paesaggio
L’Altopiano di Asiago, cuore produttivo di questo formaggio, si estende per oltre 600 km² a quote comprese tra 500 e 2300 metri. I pascoli d’alta quota, la qualità dell’aria e la ricchezza floristica dei prati conferiscono al latte caratteristiche uniche. Le malghe storiche, ancora attive durante l’alpeggio estivo, mantengono vive le tradizioni e producono l’Asiago di malga, considerato l’espressione più autentica di questo formaggio.
Curiosità e Aneddoti
L’Asiago era il formaggio preferito dello scrittore Mario Rigoni Stern, che lo citava spesso nei suoi racconti dell’Altopiano. Durante la Grande Guerra, i casari nascondevano le forme nelle cavità carsiche per preservarle dai bombardamenti. La tradizione vuole che l’Asiago Stravecchio sia perfetto per meditare, poiché il suo sapore complesso richiede tempo e concentrazione per essere pienamente apprezzato.


















